Cresciuto in un contesto familiare legato alla musica, all'audio professionale, al sound reinforcement e alle tecnologie per lo
spettacolo, sin dall'infanzia mi appassiono a questo mondo. Decido quindi di diventare un tecnico del suono, oltre che un architetto, operando attivamente su entrambi i
fronti, anche nel mondo del live e del service, già durante gli studi in architettura al Politecnico di Milano.
Da qui l’approccio al progetto di spazi dedicati all'audio, alla musica, allo spettacolo e all'intrattenimento, con una visione unitaria in cui la
sensibilità architettonica incontra quella per le dinamiche e le esigenze tecniche specifiche legate alla destinazione d'uso di questi spazi. Questi due mondi si incontrano per la mia
prima volta in occasione della mia tesi laurea, sulla progettazione degli studi di registrazione.